Questo modulo consente di analizzare la pericolosità da alluvioni, inondazioni e frane fino alla precisione di indirizzo e numero civico (o coordinate geografiche). Grazie alle mappe ISPRA elaborate dalle autorità di Bacino (ex Direttiva Europea 2007), nonché ad una serie di altri tematismi (informazioni) provenienti da studi di Enti preposti e Accademici, è possibile avere un riscontro preciso della criticità del punto o dell’area presa in esame (ad esempio eventi storici, altezza tirante idrico).

Come per tutti i moduli di GEOSAFE è possibile estrarre un report riepilogativo oppure caricare l’intero portafoglio per avere un completo riscontro dei propri assets.

Con questo progetto si è voluta creare una banca dati tramite la quale le Imprese ricavano indicatori di pericolosità fisici e biologici che possono essere tradotti in rischio ponendoli in relazione con esposizione e suscettibilità degli assets considerati.

Il tracciato generale di GEOSAFE prevede la raccolta dati meteo giornalieri di base (temperatura massima e minima, precipitazione e velocità del vento), i controlli di qualità e la ricostruzione dati mancanti o di qualità inadeguata al fine di ottenere serie complete. A ciò segue la spazializzazione con restituzione in carte nazionali georeferenziate dei dati meteo di base in formato raster ad alta risoluzione e la produzione di carte nazionali di variabili meteorologiche derivate (neve, potenziale grandinigeno) e degli indici agro climatici.

Lo studio permette di gestire e analizzare le differenti componenti dei dati utilizzati a partire dalla localizzazione nello spazio degli elementi esposti e dei fenomeni naturali indagati, per effettuare analisi quantitative del livello di rischio esistente in una data unità territoriale.

A partire dalla Banca Dati Climatici di ANIA SAFE, disponibile anche nel Rischio Climatico, l’utente può produrre elaborati tabellari per singolo punto. Inoltre, può incrociare gli indici agroclimatici con lo sviluppo fenologico delle colture agrarie di interesse, per valutare la suscettibilità delle piante coltivate ai diversi fattori di rischio meteorologico. I dati di base necessari per tale lavoro sono stati raccolti dalle reti dei servizi meteorologici regionali, dalla rete dell’ex servizio idrografico (SIMN), dalla rete GSOD delle NOAA, dalla rete di CREA-Cma e dalla rete SCIA.

I risultati delle analisi condotte possono così essere consultati tramite l’applicazione, resa disponibile a tutte le Imprese assicuratrici o aziende che ne richiedessero l’accesso (l’abbonamento è annuale).
L’applicazione permette di visualizzare, consultare e analizzare i dati e, tramite un Web service, interrogare direttamente il database per ottenere le informazioni relative agli assets esposti e al rischio complessivo.